Così come invecchiamo noi, anche gli oggetti invecchiano. In alcuni casi ce ne accorgiamo facilmente. Alcuni si rompono, smettono di funzionare, si scrostano, perdono le loro proprietà. Ma in altri casi è più difficile accorgersi. E’ il caso dei materassi, che ci creano non pochi problemi in caso di sostituzione. Il problema è sempre come smaltirli, ed ancor più se si tratta di smaltire un materasso matrimoniale.
Smaltire un materasso matrimoniale: in quali casi
Un materasso non ha una data di scadenza stampata, come gli alimenti. Cambiamo le lenzuola, magari abbiamo anche un coprimaterasso. Cerchiamo di arieggiare il nostro materasso. Ma prima o poi invecchia anche lui. In quali casi dobbiamo liberarcene? Sicuramente, quando è usurato. Ma anche se cambiamo casa o letto, e magari le misure diventano inadeguate. Oppure, se cambiano le nostre esigenze fisiche e necessitiamo di un tipo diverso. Per smaltire un materasso matrimoniale in modo corretto dobbiamo seguire specifiche procedure.
Igiene e riposo
Avere un materasso di buona qualità è fondamentale per riposare bene. Ma anche per l’igiene. E’ difficile accorgersene, ma nel materasso si annidano germi e polvere con estrema facilità, malgrado tutte le eventuali accortezze che possiamo avere. Ancor più in un materasso matrimoniale, ove siamo in due a portare sudore, residui di pelle e così via. Per non dire di quando ci vengono a saltare i bambini!
Quanto dura un materasso
La durata di un materasso cambia in base a vari fattori. Sicuramente, uno di ottima qualità dura di più, e vale lo stesso se seguiamo corrette misure igieniche. Girarlo ed arieggiarlo spesso, usare un coprimaterasso, cambiare le lenzuola con frequenza. Il materasso ove dormiamo ogni notte durerà meno rispetto a quello di una seconda casa, ove magari trascorriamo solo alcune settimane. Come riferimento, possiamo dire che un materasso “scade” dopo circa una decina d’anni.
Smaltire un materasso matrimoniale: elementi fondamentali
Un materasso matrimoniale è un oggetto di grandi dimensioni. Le misure standard sono 160×190 centimetri. Le altezze superano in genere i 20-25 centimetri. Inoltre, un materasso è composto da più di un materiale. Che si tratti di lattice, molle, schiuma o quant’altro, è evidente che non possiamo metterlo insieme ai singoli materiali della raccolta differenziata. E neppure insieme al secco indifferenziato. Se poi si tratta di materassi con specifici trattamenti anallergici, le cose si complicano ulteriormente. Per legge, un materasso, anche singolo, è considerato un rifiuto ingombrante. Quindi, dobbiamo evitare anche di depositarlo nei cassonetti di rifiuti. Men che meno, abbandonarlo per la strada, o lungo un argine o simili.
Cos’è un rifiuto ingombrante
Abbiamo visto le dimensioni del materasso matrimoniale, ma i rifiuti ingombranti non sono tali solo ad intuito. Esiste una normativa europea precisa che definisce quali sono e come deve avvenire il loro smaltimento. Parliamo dell’Elenco Europeo dei Rifiuti, che definisce anche quelli ingombranti e pericolosi. Ad ognuno è attribuito un codice. I materassi matrimoniali appartengono dunque a tale categoria. Un rifiuto ingombrante è
“un rifiuto residuo di grandi dimensioni che non ha trovato collocazione in altre tipologie di raccolta differenziata; in altre parole è ingombrante il rifiuto che residua da tutte le raccolte differenziate, avente dimensioni unitarie tali da non poter essere conferito all’ordinario sistema di raccolta del secco residuo.”
Smaltire un materasso matrimoniale: due opzioni
In linea di massima, possiamo considerare due modalità per smaltire il nostro materasso. Conferirlo tra i rifiuti è senz’altro la più frequente. Tuttavia, è possibile tentare pure di riutilizzarlo, in particolari condizioni. Vediamo entrambe le modalità.
Conferire il materasso tra i rifiuti
La modalità di asporto e gestione dei rifiuti ingombranti varia da Comune a Comune. Esistono ecocentri, talora aperti al pubblico solo su appuntamento. Si tratta di aree recintate e sorvegliate, attrezzate per accogliere particolari categorie di rifiuti. Se ne abbiamo i mezzi, possiamo portare direttamente il materasso in tali centri. Alcuni di noi valutano positivamente tale opzione, in quanto ci si organizza bene con data ed orario. Ma talora infilare in auto il materasso non è tanto semplice. Alcuni Comuni offrono altresì un servizio di asporto a domicilio, sempre su appuntamento. Di solito, è gratuito fino ad un volume massimo prefissato. Il materasso ci rientra bene. Dobbiamo portarlo noi a piano terra il giorno dell’appuntamento. Ci obbliga a rimanere in casa finché arriva il servizio. Ognuno poi valuta l’opzione migliore.
Smaltire un materasso matrimoniale: il riuso
Se decidiamo di provare a riutilizzare il nostro materasso, abbiamo anche in tal caso varie scelte. La prima è valida solo se il materasso è in buone condizioni e non troppo vecchio. Può darsi che dobbiamo cambiarlo solo per via di un trasloco, o di mutate esigenze familiari che lo rendono inutilizzabile per noi. Possiamo allora regalarlo a qualcuno che ne abbia necessità, sia in famiglia sia nei Centri solidali, analogamente a quanto si fa con gli abiti usati. Se invece il materasso è vecchio ed in cattive condizioni, il riciclo creativo è un’ottima chance.
Il riciclo creativo
Sembra strano parlare di riciclo creativo per un materasso matrimoniale, ma in realtà può avere mille vite anche lui. Se ci piace il fai da te, proviamo a staccare la fodera esterna prima di smaltirlo all’ecocentro. La fodera è lavabile. Ci servirà per vestiti per bambole e pupazzi, coprisedie, sottovasi, tovagliette, tappetini per animali, lavori vari in patchwork, tendine, presine. E chi più ne ha più ne metta, la fantasia non ha limiti. Diversamente, mettiamoci in contatto con le associazioni artistiche che usano i materassi in toto. Sono ancora poco conosciute. Si tratta di artisti e pittori che utilizzano le superfici esterne dei materassi usati come tele per quadri. Ne escono mostre e performances di avanguardia e sperimentazione.
Conclusioni
Abbiamo visto le possibilità per smaltire un materasso matrimoniale. Qualsiasi decisione prendiamo, l’importante è veramente evitarne l’abbandono indiscriminato. Ricordiamo che una migliore sostenibilità ambientale, nei suoi vari aspetti, rientra tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Riguarda certamente gli Stati e le Istituzioni, ma soprattutto i cittadini. Ognuno di noi può fare la differenza con i comportamenti quotidiani. Un ambiente più vivibile e sano giova a noi stessi, e lasceremo un futuro migliore ai nostri figli.